lunedì 7 novembre 2016

La natura delle cose

DE RERUM NATURA

Lo scrittore latino Lucrezio guarda alla natura delle cose, parlando all’inizio della sua opera  soprattutto di armi e navi.
Al verso 55, parla degli elementi primordiali della natura delle cose, parla esattamente di semi delle cose. Egli non parla di atomi, bensì di ‘semina rerum’ , i quali hanno il potere di aggregarsi e disgregarsi. Inoltre, egli focalizza la sua attenzione anche su una natura che si aggrega e si disgrega.
La natura delle cose per la prima cosa viene definita su un libro di scienza.
Il motivo per cui Lucrezio scrive il suo poema in versi, è perché cosi facendo la divulgazione poteva avvenire in modo migliore, cioè oralmente.
Al verso 133 Lucrezio vede la Grecia come un popolo che ha creato la cultura occidentale, inoltre dice che è difficile spiegare i versi greci con quelli latini, in quanto egli dichiara che vorrebbe spiegare l’universo però egli è impossibilitato dal fatto che i concetti greci sono di difficile interpretazione e non possono essere tradotti in latino. Da ciò emerge la necessità di una narrazione.
Inoltre nel DE RERUM NATURA sono presenti anche nozioni di fisica, chimica e matematica.
Nel verso 459, l’autore latino parla di tempo arrivando ad affermare che il tempo esiste solo perché esistono le cose. Cioè la materialità delle cose lega anche il concetto di tempo.

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