DE RERUM NATURA
Lo
scrittore latino Lucrezio guarda alla natura delle cose, parlando all’inizio
della sua opera soprattutto di armi e
navi.
Al
verso 55, parla degli elementi primordiali della natura delle cose, parla
esattamente di semi delle cose. Egli non parla di atomi, bensì di ‘semina rerum’ , i quali hanno il potere
di aggregarsi e disgregarsi. Inoltre, egli focalizza la sua attenzione anche su
una natura che si aggrega e si disgrega.
La
natura delle cose per la prima cosa viene definita su un libro di scienza.
Il
motivo per cui Lucrezio scrive il suo poema in versi, è perché cosi facendo la
divulgazione poteva avvenire in modo migliore, cioè oralmente.
Al
verso 133 Lucrezio vede la Grecia come un popolo che ha creato la cultura
occidentale, inoltre dice che è difficile spiegare i versi greci con quelli
latini, in quanto egli dichiara che vorrebbe spiegare l’universo però egli è
impossibilitato dal fatto che i concetti greci sono di difficile interpretazione
e non possono essere tradotti in latino. Da ciò emerge la necessità di una
narrazione.
Inoltre
nel DE RERUM NATURA sono presenti anche nozioni di fisica, chimica e matematica.
Nel
verso 459, l’autore latino parla di tempo arrivando ad affermare che il tempo
esiste solo perché esistono le cose. Cioè la materialità delle cose lega anche
il concetto di tempo.
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